Il superbonus al 110% non decolla. Lo ha previsto il Decreto Rilancio ed è stato presentato come un’imperdibile opportunità di riqualificazione della propria abitazione, ma è rallentato da molte difficoltà. Per ottenerlo occorre intraprendere un percorso pieno di difficoltà nella gestione delle pratiche, che richiede enorme cautela. Non solo: non sempre il superbonus è davvero conveniente, comportando in alcuni casi lavori molto invasivi che possono durare mesi e rendere gli appartamenti indisponibili per un lungo periodo.
Gli interventi che danno acceso al superbonus
A dare diritto all’agevolazione fiscale al 110% sono sostanzialmente le spese sostenute per gli interventi di isolamento termico, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale e riduzione del rischio sismico nei propri condomini o abitazioni singole. Sono escluse le nuove costruzioni, gli immobili oggetto dell’intervento devono essere già esistenti e dotati di impianto di climatizzazione funzionante o riattivabile.
Chi ne ha diritto
La detrazione spetta:
- ai proprietari e nudi proprietari;
- ai titolari di un diritto reale di godimento quali usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- ai locatari o comodatari (previo consenso del legittimo possessore);
- ai familiari conviventi del possessore o detentore dell’immobile ristrutturato, a condizione che sostenga le spese e siano intestati a lui bonifici e fatture;
- al convivente more uxorio del proprietario dell’immobile anche in assenza di un contratto di comodato.
Per approvare in assemblea condominiale gli interventi legati al superbonus, per il loro finanziamento o per la cessione del credito, il legislatore ha previsto quorum agevolati, così da incentivare il ricorso al superbonus: occorrono i voti che rappresentino la maggioranza degli intervenuti e almeno un terzo del valore dell’edificio.
Perché il superbonus non decolla
Dicevamo che la procedura per ottenere l’agevolazione fiscale al 110% è estremamente complessa e più si affrontano i singoli casi, più emerge che il superbonus non è adatto a tutti i condomini. Occorre inoltre grande cautela nella scelta dei professionisti del settore. Serve infatti un termotecnico specializzato che sia super partes e che possa fare una valutazione della classe energetica dello stabile su cui intervenire; un esperto fiscale che possa fare tutte le verifiche del caso; un tecnico (ingegnere, architetto, geometra…) super partes che dovrà coordinare tutti gli interventi; infine, un tecnico che deve preparare l’asseverazione a fine lavori o per gli stati di avanzamento lavori.
Ultima considerazione: non tutto è realmente gratis. Ci sono lavorazioni accessorie con detrazioni inferiori (ad esempio al 50% se rientrano tra le ristrutturazioni edilizie), ci sono spese che non sono detraibili, quali le competenze straordinarie dell’amministratore e quelle del legale, indispensabile per tutelare il condominio in sede di contratto d’appalto.
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